Il Cuore
Si trova nella cavità posta fra i due polmoni, al centro del petto chiamata MEDIASTINO. Ha la forma di un cono con l’apice in basso spostato leggermente a sinistra ed in avanti. E’ ricoperto da un involucro sieroso: il PERICARDIO e pesa circa 250-300 g. Il Cuore è un muscolo cavo suddiviso in 4 cavità: 2 superiori , gli ATRII e 2 inferiori, i VENTRICOLI.
Gli Atrii comunicano con i sottostanti Ventricoli tramite le valvole atrio-venticolari, che servono per far circolare il Sangue sempre in una sola direzione: Valvola TRICUSPIDE a destra e Valvola MITRALE a sinistra. Gli Atrii e i Ventricoli non comunicano fra loro. Abbiamo così la parte destra del Cuore a Sangue Venoso scuro e ricco di CO2 e la parte sinistra a Sangue rosso rutilante ricco di O2 e come vedremo più avanti, ricco di energia vitale.
Il cuore e l'energia vitale
La funzione del Cuore è pompare il Sangue in tutto il corpo, portare ossigeno e nutrimento a tutte le cellule e scaricare da queste anidride carbonica e tossine prodotte dal loro metabolismo.
Il PROCESSO DI AUTOGUARIGIONE che rimane sempre il nostro medico migliore, avviene solo se la zona che presenta il disturbo è rilassata e ben irrorata con Sangue puro , ricco di nutrimento, ossigeno ed ENERGIA VITALE.
Se il Cuore è debole, il corpo contratto, il sangue impuro, tale capacità diminuisce e la guarigione sarà più lenta.
Il Cuore è irrorato e nutrito solo da vasi sanguigni, chiamati Arterie Coronarie.
Mentre il Fegato è l’organo più vitale, il Cuore è l’organo più forte del nostro corpo, infatti pulsa ininterrottamente giorno e notte dal concepimento alla morte; può pompare 5 litri di sangue al minuto, cioè 8.000 litri al giorno e battere circa 40 milioni di volte in un anno.
Ma da dove prende tutta questa energia?
Secondo la Tradizione Alchemica, a livello del Cuore, avviene la “DETERMINAZIONE” dell’Energia Vitale nel nostro corpo, cioè l’Energia Vitale, estratta dall’aria e dal cibo, si determina, diventa nostra, prende il nostro “MARCHIO”, nel cuore che così diventa un organo essenziale per la “CONVERSIONE” delle varie energie di cui ci nutriamo.
Per questo il Cuore è il centro della nostra IDENTITA’, e così ci viene naturale e spontaneo toccarci con un dito nel centro del petto quando diciamo “IO”.
Quando avvertiamo un malessere, subito ascoltiamo il suo battito e un’intensa emozione lo fa correre all’impazzata oppure lo fa quasi fermare.
Quando il nostro Cuore che nella TRIADE CORPO-MENTE-CUORE significa anche ANIMA e SPIRITO, non è più in grado di svolgere questa funzione siamo invasi dagli influssi delle energie vitali di ciò che mangiamo; così ad esempio, se ci nutriamo di maiale, questo animale in qualche modo si manifesta in noi, nel nostro comportamento e nella nostra forma fisica, e così per il pollo, la mucca e per qualsiasi cibo che abbia una forte caratterizzazione; per questo, certe diete tradizionali ci raccomandano di nutrirci di cibo vegetale, oppure se animale, molto lontano da noi nella scala zoologica.
Lo stesso avviene per il cibo mentale ed emotivo, cioè se il Cuore perde la sua “AUTONOMIA”, diventiamo dipendenti da tutti, di volontà debole e facilmente influenzabili, es. dai mass media, ecc.
Ritornando alla nostra Tradizione Alchemica, il Sangue nel nostro Cuore, si carica di ENERGIA VITALE, infatti se osserviamo una goccia di Sangue al microscopio, possiamo notare con sorpresa che questa è in grado di pulsare anche fuori dal corpo per un certo periodo.
Questa “PULSAZIONE” e la sua intensa colorazione rossa, dimostrano che si è caricata di ENERGIA VITALE.
Le Cellule che sono “AVIDE” di vitalità risucchiano il Sangue, facilitando così il lavoro della Pompa Cardiaca.
Le Cellule, i Tessuti, gli Organi, una volta ben irrorati di Sangue ricco di Energia Vitale (rosso) cominciano a pulsare anch’essi e a “vivere” in piena salute.
Un corpo rigido, poco sensibile, una pancia gonfia ed un intestino stitico (che stanno a significare mancanza di Energia Vitale) costringono il Cuore ad un duro lavoro.
Possiamo dire così che ogni cellula, ogni Organo ha un suo Cuore che li fa pulsare e richiamare Sangue.
Se impariamo ad ascoltare e a facilitare il lavoro del nostro Cuore, la qualità della nostra vita migliora nettamente.
Tutti i grandi Yogi e Terapeuti, e i bravi Medici, consigliano di “INNALZARE” l’Energia del Cuore e aumentare il buonumore per migliorare e risolvere tutti i problemi di salute.
EGOISMO, CALCOLO, MANIPOLAZIONE, MENZOGNE, SENSO DEL TERRITORIO, ODIO, sono tutti atteggiamenti che soffocano e induriscono il nostro Cuore.
POLITICI, UOMINI D’AFFARI, MANAGER, che sono “COSTRETTI” (ANGINA significa COSTRIZIONE) a vivere in un ambiente stressante e con questi atteggiamenti ed emozioni, spesso si ammalano di Cuore e sono le categorie più colpite da Infarto.
Fra le popolazioni industrializzate e civili i problemi cardio-circolatori sono la prima causa di morte.
La seconda è il Cancro. La terza è l’Abuso di farmaci.
Purtroppo, molto spesso, quando il Cuore va in crisi ce ne accorgiamo tardi, e siamo già in pericolo di vita, quindi è molto importante conoscere tutti i metodi naturali per aiutarlo e prevenire i problemi, prima che siamo costretti ad assumere farmaci per tutta la vita.
Nei prossimi articoli, parleremo di ciò che fa bene al nostro cuore: ERBE, ALIMENTI, STATI D’ANIMO, e di ciò che lo intossica.
Concludiamo presentando una delle piante più utili per il nostro Cuore: il BIANCOSPINO.
BIANCOSPINO
(CRATEGUS OXYACANTHA o MONOGINA)
Il Biancospino è un arbusto molto diffuso nei nostri boschi.
Fa parte della Famiglia delle Rosacee, fiorisce a primavera e si ricopre di fiorellini bianchi e delicati, con un profumo caratteristico, che richiama alla mente un sentimento di PUREZZA.
Ha un aspetto UMILE e FORTE allo stesso tempo, perché fornito di spine poderose e di un legno molto resistente che se tagliato, dopo un po’, all’aria diventa di un colore rosso marziale: per questo di riteneva fosse sotto l’influsso del pianeta Marte.
UMILTA’-FORZA-COLORE ROSSO-PUREZZA sono tutte analogie con il Cuore e il Sangue.
Si usava per formare siepi, per delimitare e proteggere un TERRITORIO e le sue bacche erano OFFERTE agli uccellini del luogo che servivano a limitare la diffusione di insetti e parassiti.
TERRITORIO-OFFRIRE sono altre analogie con il Cuore.
Oggi il Biancospino, fra le piante usate in erboristeria, è uno dei rimedi più sicuri (non si conoscono effetti collaterali) per il nostro Cuore.
Deve essere comunque chiaro che con il Cuore non possiamo bleffare, quindi in casi gravi, occorre rivolgersi ad un esperto e utilizzare Farmaci-salvavita, che agiscono all’istante.
Prove sperimentali hanno dimostrato che il Biancospino va bene soprattutto su un Cuore Senile, prevenendone la Degenerazione Sclerotica.
Il Biancospino:
• Migliora la circolazione delle Coronarie e la loro vasodilatazione, previene quindi stati di spasticità e relativi dolorini al petto che ci causano tanta ansia. La conseguenza è una migliore ossigenazione ed un migliore nutrimento di tutte le fibre muscolari del nostro cuore.
• Ha una leggera azione antiipertensiva, regola la pressione arteriosa: se è alta l’abbassa, se è scarsa l’alza.
• L’effetto più interessante è l’armonizzazione dei disturbi ritmici , soprattutto extrasistoli e tachicardie.
Gli effetti del Biancospino aumentano notevolmente se contemporaneamente usiamo sali di Magnesio (magnesio chelato, o proteinato, o orotato, o citrato) quali integratori alimentari.
E’ altresì importante ricordare che il Biancospino non ha effetti immediati in quanto non agisce con un principio attivo ben definito, ma grazie alla sinergia di diverse sostanze (fitocomplesso) antiossidanti.
Per questo, forse, si può considerare più un alimento che un farmaco, ed essendo praticamente privo di effetti collaterali e non dando assuefazione, si consiglia di utilizzarlo per lunghi periodi.
TISANA DI BIANCOSPINO
L’estratto acquoso è forse la forma migliore per favorire l’irrorazione delle Coronarie.
Si usano i fiori e le foglie:
• 2 cucchiaini da thè per una tazza di acqua bollente
Tenere in infusione per 20 minuti
Bere una tazza alla mattina ed una tazza alla sera
All’inizio, una tazza anche a mezzogiorno
Si può dolcificare con il miele
Per Tachicardie:
• Tintura Idroalcolica
30-40 gocce in un po’ d’acqua
Bere alla mattina, a mezzogiorno e alla sera
Oppure
• Macerato Glicerinato alla 1° DH
50 gocce in un po’ d’acqua, 3 volte al dì
La tintura ha un effetto più rapido mentre la MG ha un effetto più lento, ma più profondo sui tessuti.
Per Nevrosi Cardiaca che si presenta come dolenzie al petto, ansia, leggera difficoltà respiratoria:
• Tinture di Biancospino-Passiflora-Valeriana in parti uguali
30 gocce in un po’ d’acqua, 3 volte al dì , prima dei pasti
oppure
40-50 gocce alla sera prima di coricarsi, per un sonno tranquillo, rilassante e profondo, privo di pensieri persistenti
Se il Fegato è l’organo più VITALE, in quanto è l’unico in grado di rigenerarsi completamente in caso di mutilazione chirurgica o ferita, il Cuore è l’organo più VIGOROSO e la sua caratteristica principale è l’AUTONOMIA; infatti se viene estratto dal corpo, mentre tutti gli altri organi muoiono rapidamente, lui continua a pulsare per un lungo periodo.
Il Cuore anche se è sottoposto al Sistema Nervoso Vegetativo ed è innervato dal Simpatico e Parasimpatico, che ne regolano il ritmo aumentandolo o rallentandolo, possiede un sistema autonomo, una specie di cuore al suo interno, in grado di assicurargli, grazie ad uno stimolo periodico, un battito regolare che lo rende l’ORGANO PIU’ INDIPENDENTE.
Quindi la prima cosa da fare per aiutare il Cuore e prevenire i problemi che lo possono affliggere è quella di evitare ogni “COSTRIZIONE” e ogni “RESTRINGIMENTO” che ne ostacolino il lavoro.
Il nostro Cuore ama avere SPAZIO e LIBERTA’.
Se viene “COMPRESSO” fisicamente, emotivamente o mentalmente può reagire con dolori al petto, al braccio sinistro, con tachicardie, palpitazioni, ipertensione o collasso, e a livello nervoso con ossessioni, ansia e depressione.
Anche i Vasi Sanguigni, devono essere mantenuti liberi ed elastici, con un esercizio fisico regolare ed una buona alimentazione, in modo da offrire la minima resistenza alla circolazione del Sangue.
Per facilitare la Funzione Cardiaca, che è quella di pompare il Sangue in ogni parte del corpo, bisogna eliminare tensioni e rigidità muscolari croniche che comprimono i Vasi Sanguigni, specialmente alle gambe, alle spalle, alle braccia, alle mani e soprattutto al petto ed alle scapole.
Poi bisogna regolare l’Intestino, evitando assolutamente la stitichezza ed il gonfiore (vedi precedenti articoli sull’Intestino), poi controllare lo Stomaco.
Stomaco, Intestino e Cuore sono molto collegati; le persone che mangiano molto hanno lo Stomaco sempre gonfio e problemi di palpitazioni.
Anche lo stress e la tensione nervosa continua contraggono lo Stomaco ed il Diaframma creando problemi di Stasi Energetica, ed una situazione di Pressione anomala verso il Cuore.
Inoltre se il movimento del Diaframma durante la respirazione è “bloccato” questi non svolge più la sua funzione di pompa per il ritorno del Sangue venoso dagli organi della cavità addominale verso il Cuore, che perciò è costretto ad un lavoro supplementare.
In questa situazione anche i Polmoni non possono espandersi bene alla base e l’ossigenazione del Sangue diminuisce, affaticando ulteriormente il Cuore.
Per tutte queste problematiche, l’esercizio fisico, lo Yoga e lo Shiatsu, oltre ad una corretta alimentazione, sono importantissime.
NEVROSI CARDIACA E IPOTENSIONE
Escludendo i casi gravi, dove occorre l’intervento di uno specialista e fare uso di farmaci, generalmente i disturbi del cuore sono funzionali, cioè di origine energetica, psicologica, neuro-vegetativa, perciò si parla spesso di “nevrosi cardiaca”, generalmente non pericolosa, ma che a lungo andare può portare ad alterazioni organiche più gravi.
In questi numerosissimi casi bisogna fare attenzione a non utilizzare subito farmaci potenti, che spesso sono inutili e molte volte pericolosi.
I rimedi erboristici che si usano devono essere sicuri ed al tempo stesso cardiotonici e leggermente cardiosedativi.
La pianta che offre maggiormente queste caratteristiche è il Biancospino, di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente.
RIMEDI TONIFICANTI
Tralasciando le piante di utilizzo medico e provviste di forte tossicità, del tipo DIGITALE e STROFANTO che si usano nelle GRAVI insufficienze cardiache, per tonificare un Cuore debole, collegato a debolezza generale, affaticamento cronico e ipotensione con tendenza a leggeri collassi, un rimedio eccellente che possiamo prepararci da soli, è l’OLIO D’UOVA.
Questo preparato che ci viene dalla tradizione orientale è semplice, sicuro ed efficacissimo.
PREPARAZIONE DELL’OLIO D’UOVA
Prendere almeno 10 uova e abbrustolirne i tuorli in una padella di ferro (non antiaderente!), finché non siano carbonizzati.
Consiglio di effettuare l’operazione all’aria aperta, in quanto si sprigiona un fumo molto denso ed acre, e di utilizzare una vecchia padella.
Quando i tuorli sono completamente carbonizzati, da questi sgorgherà un olio che si potrà recuperare con una siringa, filtrare dalle particelle di carbone e conservarlo in una boccetta di vetro scuro in frigorifero.
Di questo olio, ricchissimo in Lecitine, se ne usa ½ cucchiaino direttamente in bocca, 2 volte al dì.
Se non c’è tempo per preparare l’Olio d’Uova, più semplicemente possiamo usare, ma solamente per qualche giorno, un tuorlo d’uovo mescolato con 1 cucchiaio di salsa di soia.
Immediatamente sentiremo un rinnovato vigore al Cuore ed a tutto l’organismo.
ROSMARINO
Il Rosmarino è la tipica pianta aromatica della nostra macchia mediterranea.
Si impiegano le foglie ed i giovani rametti, che contengono un olio essenziale che è simile alla Canfora (noto cardiotonico): la cosiddetta Canfora di Rosmarino, che ha un’azione tonica generale sul sistema nervoso, sulla circolazione sanguigna e indirettamente sul Cuore.
Agisce quindi sul sistema: Nervi-Vasi Sanguigni-Cuore.
E’ un rimedio in tutti gli stadi di debolezza cronica e inoltre regolarizza una pressione arteriosa troppo bassa.
Si usa sia per i ragazzi con carenza di energia, aspetto pallido, svogliati a scuola e che svengono facilmente, sia per anziani freddolosi e debilitati da una precedente malattia influenzale e con circolazione sanguigna debole.
L’estratto idroalcolico di ROSMARINO è utilizzato anche nei casi di debolezza dello Stomaco con mancanza di appetito collegata ad un’astenia generale e scarsa memoria.
USO INTERNO:
• Estratto idroalcolico di ROSMARINO
20-30 gocce in acqua, 2-3 volte al dì,
prima o lontano dai pasti
CARDO MARIANO
Un altro rimedio semplice, praticamente senza effetti collaterali, tonico del Cuore ma soprattutto dei Vasi Sanguigni Periferici (VASO-COSTRITTORE) indicato nell’Ipotensione dovuta a squilibrio del Sistema Nervoso Vegetativo, è la soluzione idroalcolica di CARDO MARIANO, che già abbiamo conosciuti come Epato-protettore (vedi gli articoli sul Fegato).
USO INTERNO:
• Estratto idroalcolico di CARDO MARIANO
30 gocce in ½ bicchiere d’acqua,
20 minuti prima dei 3 pasti.
Se vogliamo abbinare rimedi con effetto Cardio-Sedativo, possiamo utilizzare il composto di soluzioni idroalcoliche gia citate nel precedente articolo: Biancospino-Passiflora-Valeriana.
Oppure il seguente composto, formato da piante toniche e sedative per tonificare e regolarizzare il ritmo cardiaco:
• Biancospino
• Cactus (fiori di Fico d’India)
• Cardiaca
• Rosmarino
In estratti idroalcolici, miscelati in parti uguali
30 gocce 3-4 volte al giorno, in poca acqua.
POMATA DI ROSMARINO
Per il trattamento “casalingo” dei più semplici disturbi cardiaci (dolenzia intercostale, con pesantezza al petto, palpitazioni ed ansia) dovuti a squilibri neurovegetativi, sono molto efficaci i massaggi al petto, sulla regione cardiaca, con pomate.
I balsami e le pomate per il Cuore contengono oli essenziali che si diffondono nell’organismo attraverso la pelle e grazie ad uno stimolo cutaneo-viscerale agiscono come rimedi nevralgici.
Uno dei composti più efficaci è la Pomata di Rosmarino.
Essa è composta di olio essenziale di Rosmarino, Canfora e Mentolo.
Possiamo massaggiarci da soli la regione del petto sopra al Cuore con questa pomata, mattina e sera.
Nei prossimi articoli parleremo della FISIOGNOMICA, cioè dei segni sul viso che ci indicano possibile problemi energetici di Cuore e Circolazione, delle erbe per prevenire l’ipertensione e degli integratori più adatti per mantenere un Cuore in perfetta forma.
La salute del nostro CUORE può determinare la differenza fra la VITA e la MORTE.
Il nostro corpo avverte profondamente questa verità e perciò ogni situazione stressante, soprattutto se è collegata ad un pericolo imminente, provoca un aumento della frequenza cardiaca ed un innalzamento della pressione arteriosa, al fine di ottenere un migliore afflusso di sangue ai muscoli ed al cervello, che consenta una maggiore ATTENZIONE ed una CONSAPEVOLEZZA enormemente accresciuta con percezioni superiori alla norma.
Questa reazione immediata del nostro CUORE ad uno SHOCK è sostenuta dai RENI (Asse Surreni-Ipofisi-Ipotalamo) con la liberazione dei cosiddetti “ORMONI DELLO STRESS”: Adrenalina, Noradrenalina, Glucocorticoidi.
Possiamo quindi affermare che tutte le situazioni vissute con forte tensione (SHOCK, CAMBIAMENTI, RAPPORTI CONFLITTUALI) sono elaborate dall’Asse CUORE-RENI, in collaborazione con il Fegato, che fornisce all’organismo l’Energia VITALE di pronto utilizzo che conserva nelle proprie cellule e nei muscoli, sotto forma di GLICOGENO.
Lo STRESS è molto importante per stimolare la nostra VITALITA’ e la nostra CONSAPEVOLEZZA, ma se il “problema” non viene elaborato e la tensione superata in tempi brevi, l’Energia Vitale dell’organismo si esaurisce e compaiono STANCHEZZA, DEBOLEZZA, MALESSERE GENERALE e DISTURBI VARI, fra cui i più comuni sono: ulcera, coliti, ipertensione, depressione, ansia, abbassamento del livello di CONSAPEVOLEZZA e di attenzione, mancanza di memoria e sensazione di inefficienza cerebrale.
L’esperienza consapevole, l’esercizio costante, la meditazione, lo SHIATSU e l’uso appropriato di rimedi erboristici sono strumenti insostituibili per creare benessere ed evoluzione dai quotidiani problemi che la VITA ci presenta.
“LE EMOZIONI SI NUTRONO DI FORZA VITALE”
Gran parte dei disturbi di salute, si calcola circa il 70%, in questa nostra epoca, dipende da emozioni, pensieri persistenti e stati d’animo squilibrati e non elaborati, dovuti spesso alla nostra incapacità di accettare problemi e contrarietà piccole e grandi, che la Vita ci propone.
Da sempre l’uomo avverte che ogni emozione gradevole o sgradevole è collegata ad un organo o a un viscere; ad esempio l’AMORE e l’ODIO, al CUORE; l’ACCETTAZIONE o il RIFIUTO allo STOMACO; il CORAGGIO, o la CODARDIA, e la RABBIA al FEGATO; la COMUNICAZIONE e la TOLLERANZA, e i loro contrari, ai POLMONI; la PAURA, l’ARMONIA e lo SQUILIBRIO ai RENI; ecc.
Quindi, i nostri organi vitali, secondo il modello culturale tradizionale orientale e secondo l’antica tradizione alchemica occidentale e la moderna psicosomatica, sono in grado di esprimere o di reagire in modo diverso a specifiche emozioni.
Queste risposte determinano il nostro “carattere” e il modo di affrontare le difficoltà.
Anzi, se ci “ascoltiamo” con profonda attenzione, possiamo percepire che ogni volta che proviamo un’emozione, consumiamo ENERGIA VITALE da un dato organo e da un dato MERIDIANO, compresi muscoli, tessuti, articolazioni e da tutte le zone del corpo interessate da un particolare e spesso soggettivo percorso di ENERGIA VITALE.
Se questa emozione o STATO D’ANIMO, ad esempio un “blocco di comunicazione” o un “atteggiamento di INTOLLERANZA”, rimane per anni, un dato organo vitale, in questo caso probabilmente i POLMONI, rimarranno in un grosso squilibrio energetico.
IL CUORE E LE EMOZIONI
Così come l’INTESTINO è il centro del nostro corpo (BARICENTRO) e della nostra STABILITA’ fisica ed emotiva, e il FEGATO è la madre di tutti gli organi e come una buona madre si adopera costantemente per nutrire, pulire, “cucinare e rammendare” per sostenere gli organi vitali, facendosi carico inoltre di situazioni ed emozioni irrisolte (fegato gonfio di emozioni trattenute), il Cuore dell’uomo, in tutte le culture, è sempre stato considerato il centro della “CONSAPEVOLEZZA” e l’organo che CONVERTE le emozioni e le energie, trasformandole in ESPERIENZA che ci fa crescere e migliorare come esseri umani.
Il nostro CUORE trasforma, come per un processo alchemico, qualunque cosa venga assimilata sia dal fisico che dalla mente e dà forma e crea la nostra INDIVIDUALITA’.
Se il CUORE è sano e forte, lavora per integrare ciò che viene immesso attraverso i nostri sensi e genera risposte adeguate.
Sul CUORE si ripercuotono tutte le emozioni; se il CUORE è disarmonico a causa del nostro stile di vita innaturale e immaturo è impossibile risolvere veramente alcun problema di salute.
Per questo, tutti i grandi TERAPEUTI e Maestri di YOGA affermano che innanzitutto è necessario “Innalzare l’UMORE del nostro CUORE, nutrirlo spiritualmente, imparando l’arte del DARE e ad aiutare i nostri simili e il nostro ambiente, allenandosi quotidianamente a permanere in stati d’animo positivi e “VIRTUOSI” e lasciar passare nel più breve tempo possibile, emozioni negative, tipo ODIO, RANCORE, AVIDITA’ (che sono gli stati d’animo più negativi).
PIANTE E RIMEDI TONIFICANTI
PER MIGLIORARE L’UMORE
E RECUPERARE L’EFFICIENZA
FISICA E MENTALE
La natura ci mette a disposizione diverse piante e rimedi in grado di aiutare l’organismo a far fronte a momenti di stress e mantenere il buon umore, migliorando l’efficienza generale.
Nella tradizione orientale la condizione del CUORE è collegata alle facoltà mentali e all’intestino tenue, e quest’ultimo agli organi sessuali.
Spesse volte quindi le piante che favoriscono l’energia mentale aiutano anche CUORE, INTESTINO TENUE e FUNZIONI SESSUALI, e viceversa se aiutiamo le funzioni di uno di questi organi, di frequente l’effetto si riflette sugli altri.
• CLOROFILLA
La Clorofilla è “il sangue delle piante”.
La sua formula è identica all’Emoglobina, con la sola differenza che contiene un atomo di Magnesio al centro della sua molecola, mentre l’Emoglobina del Sangue contiene Ferro.
La Clorofilla si carica di Energia Solare ed il Sangue di Energia Vitale.
Si estrae dalle foglie verdi, specialmente dell’Ortica.
E’ indicata per migliorare le condizioni dell’Intestino Tenue e ossigenare l’organismo.
Se la combiniamo con il Rosmarino, otteniamo un effetto di nutrimento eccezionale e delicato su INTESTINO TENUE (sfiammante), CUORE (ossigenate e tonificante) e CERVELLO (aumento della memoria).
Dosi consigliate:
1 cucchiaino di Clorofilla in acqua, più 30 gocce di soluzione idro-alcolica di Rosmarino, 3 volte al dì.
• GINSENG
Conosciuto soprattutto come afrodisiaco, in lingua coreana significa “PIANTA UOMO”, a causa dell’aspetto antropomorfo della radice.
Nel famoso SHEN NUNG PENT’AO CHEN, ritenuto il più antico testo di materia medica della storia, veniva raccomandato per “illuminare la mente, accrescere la saggezza e la longevità”, cresce in NEPAL, MANCIURIA, SIBERIA e COREA.
Il Ginseng si può definire uno PSICOTONICO, aumenta la capacità di utilizzare l’ossigeno, rafforza il CUORE e ne riduce il ritmo.
Aumenta la capacità di lavoro fisico e la voglia di impegnarsi (anche nelle conquiste amorose).
Prolunga la vitalità dei neuroni cerebrali e migliora la capacità di apprendimento e la memorizzazione soprattutto nell’anziano.
Si consiglia di utilizzare l’estratto puro della radice che si presenta come una massa scura sciropposa, alla dose di 1-2 misurini, meglio se disciolti in acqua calda, 2 volte al dì.
E’ sconsigliato l’utilizzo in Pediatria e agli ipertesi.
• ELEUTEROCOCCO
Ha un’azione simile a quella del Ginseng, ma meno marcata e più dolce, quindi più tollerato dalle persone nervose.
Ha inoltre un’azione immuno-stimolante e viene preferito al Ginseng nei casi di ansia e depressione e nelle condizioni di stanchezza dopo malattie influenzali e infettive.
Si abbina spesso alla Pappa Reale.
Assunto assieme al Ribes Nigrum, è indicato per le persone nervose e freddolose in quanto migliora la resistenza al freddo.
Per avere un atteggiamento più positivo nelle difficoltà si consiglia di utilizzare la Tintura idroalcolica alle dosi di 50-60 gocce al giorno, per almeno 2 mesi.
• PAPPA REALE
Viene secreta dalle giovani api operaie, incaricate di nutrire l’ape regina.
La Pappa Reale possiede un’azione tonificante, energetica e ricostituente, aumenta la vitalità e lo stato di benessere psico fisico, migliora il tono dell’umore e regolarizza l’appetito.
Per l’elevato margine di sicurezza è particolarmente indicata per i bambini che soffrono di eccessiva magrezza, ritardi di crescita ed elevato stress.
La Pappa Reale è anche indicata per le persone anziane debilitate e convalescenti per alzare l’umore e la ripresa dell’attività fisica.
Dosi: 2 misurini sotto la lingua, 2-3 volte al giorno.
• GINKGO BILOBA
E’ la specie vivente di albero più antica del mondo.
Risale a più di 200 milioni di anni fa ed è per questo che è chiamato “il fossile vivente”.
L’estratto concentrato (che si trova in varie forme in erboristeria) ha effetti profondi ed estesi di protezione contro l’ossidazione e l’invecchiamento delle membrane cellulari, specialmente quelle delle cellule nervose.
Particolarmente interessante è la sua utilizzazione nell’insufficienza cerebro-vascolare dovuta all’arteriosclerosi.
Aumenta il flusso sanguigno soprattutto a livello cerebrale e l’utilizzo di ossigeno e glucosio da parte delle cellule.
Offre una notevole protezione nei confronti dei fenomeni degenerativi, dovuti all’invecchiamento, di tutte le cellule, specialmente del CUORE e del CERVELLO.
Il Ginkgo Biloba viene utilizzato per la perdita di memoria, cefalee, ronzii, perdita di attenzione, depressione.
A seguito dell’assunzione di estratto concentrato alla dose di 40-50 mg 3 volte al giorno, si verifica una notevole regressione di tali sintomi.
Inoltre possiede una discreta attività anti-aggregante piastrinica e fluidificante, quindi previene l’ICTUS.
In caso di utilizzo di farmaci anti-aggreganti e fluidificanti sanguigni, del tipo Cardioaspirina e simili, consultare il proprio medico prima di assumerlo.
• PIANTE AD AZIONE ANSIOLITICA E RILASSANTE
Per bilanciare gli stati di nervosismo ed insonnia che spesso accompagnano condizioni di depressione dovute a stress prolungati, ai tonificanti possiamo abbinare prodotti naturali che favoriscono il rilassamento, alleviano l’eccessiva agitazione e predispongono l’organismo ad un ricaricante sonno fisiologico.
Inoltre proteggono il CUORE dalle emozioni e dallo stress.
Le piante più importanti sono il Biancospino, la Passiflora e la Valeriana, meglio se usate in estratto idro-alcolico e miscelate in parti uguali.
Si consigliano 30-40 gocce di miscela, 3 volte al dì.
L’effetto è potenziato se assunte assieme ad un integratore di Magnesio.
• MELISSA
Nota già all’antica medicina araba, la Melissa viene da sempre utilizzata per le sue proprietà Ansiolitiche, Spasmolitiche e Carminative.
Viene pertanto generalmente impiegata come sedativo negli stati di agitazione nervosa e per disturbi al CUORE, causati da spasmi alla Cistifellea.
Si utilizza in forma di tisana, miscelata in parti uguali con Menta e Camomilla.
1 cucchiaio per tazza di acqua bollente
Lasciare in infusione 15 minuti e bere dopo i pasti.
IL CUORE E LA CIRCOLAZIONE DEL SANGUE
Se il cuore è forte e i vasi sanguigni sono sani ed elastici anche il corpo è forte; ma spesso quando ci sentiamo “troppo forti e immortali” trascuriamo la nostra salute creando ABITUDINI NEGATIVE quali stress continuo, sedentarietà e pigrizia, troppo fumo, troppo alcool, alimentazione inadeguata ed eccessiva, strapazzi che ostacolano la naturale capacità di autoguarigione che ognuno di noi possiede.
Abitudini troppo radicate creano dipendenza, distorsione, squilibrio e soprattutto un EGO troppo forte che soffoca la forza vitale.
La nostra sensibilità più naturale e selvatica, cha ci guida nelle scelte dello stile di vita, si ottunde e spesso, attorno ai 50 anni, i nostri vasi sanguigni si induriscono e si contraggono.
Così facilmente si possono creare incrostazioni arteriosclerotiche che restringono il lume dei vasi e ostacolano il normale flusso sanguigno.
Ciò provoca un innalzamento della pressione arteriosa fino a livelli pericolosi per la nostra vita, con rischio di INFARTO al cuore o ICTUS cerebrale.
Nella nostra società odierna i disturbi cardiocircolatori sono la prima causa di morte.
CUORE E CERVELLO
Una Pressione Arteriosa troppo forte, può fare esplodere un vaso sanguigno nel cervello, provocando un ICTUS EMORRAGICO e morte improvvisa, oppure può danneggiare le pareti dei vasi e favorire l’insorgere di placche arteriosclerotiche e quindi un ICTUS ISCHEMICO (ostruzione della circolazione sanguigna) con conseguente morte o paralisi.
Se questo disturbo avviene a livello delle coronarie avremo l’infarto al muscolo cardiaco.
Se la circolazione del sangue fluisce in tutto il corpo in modo ottimale, anche la nostra VITALITA’ è al massimo; infatti dove va il sangue va la forza vitale; se il sangue non scorre regolarmente, anche l’Energia Vitale tende a bloccarsi.
La nostra sensibilità e consapevolezza si offuscano e insorgono sensazioni di malessere ai muscoli; il polso e la pressione sanguigna si alterano denunciando una condizione di anormalità.
Una buona e regolare attività fisica stimola la circolazione e aumenta la nostra vitalità
LA PRESSIONE ARTERIOSA
Un certo livello di Pressione nelle nostre arterie, è indispensabile per la vita.
La Pressione Arteriosa è la Forza che spinge il sangue attraverso i 96.000 km di vasi sanguigni.
Si, sembra impossibile, ma questa cifra enorme ci fa capire quanto è importante la Circolazione Sanguigna.
Il Cervello, poiché consuma il 20% di tutto l’ossigeno di cui l’organismo dispone, richiede notevoli quantità di sangue per funzionare.
Senza una certa pressione il sangue non riuscirebbe a vincere la forza di gravità e risalire tutto l’organismo fino al cervello.
La pressione sanguigna è creata dal cuore e dalle fibre muscolari delle arterie ed è regolata a livello centrale, dal cervello.
Quando occorre sangue subito, il cervello fa aumentare la pressione obbligando (il cervello è un dittatore) il cuore ad accelerare il battito o ad aumentare la forza della gittata cardiaca, oppure facendo contrarre le arterie.
Quando, dopo essere rimasti per un certo tempo sdraiati, ad esempio per un trattamento SHIATSU, il ricevente si alza in piedi troppo velocemente, il sangue tende a riversarsi verso il basso provocando una sensazione di vertigine e svenimento.
Se però tutto funziona correttamente, le arterie delle gambe e dell’addome si contraggono impedendo al sangue di cadere verso il basso, il cuore aumenta la sua gittata e immediatamente la pressione aumenta, così il sangue torna ad irrorare normalmente il cervello senza nessuna sensazione di disagio.
IPERTENSIONE
Chiamiamo pressione MASSIMA quella che si crea nelle arterie durante la SISTOLE, cioè mentre il cuore si contrae e MINIMA la pressione arteriosa che si forma durante la DIASTOLE, cioè quando il Cuore si dilata.
L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce con il termine IPERTENSIONE un elevazione cronica della pressione sistolica e/o diastolica.
Si ha Ipertensione quando la pressione MASSIMA supera i 160 mm Hg (millimetri di Mercurio), e la MINIMA supera i 95 mm Hg.
Se escludiamo i casi gravi, come malformazione dell’arteria renale, tumore alle surrenali, morbo di Basedow, diabete, ecc., più del 90% di casi di ipertensione sono dovuti a fattori dietetici, ereditarietà e stile di vita squilibrato.
L’Ipertensione può dare luogo a cefalee, vertigini, ronzii, insonnia, tensione muscolare e rigidità alle spalle, al petto, alla nuca, alla bocca dello stomaco, ai polpacci, irritabilità emotiva, ictus cerebrale e infarti.
Da recenti studi l’Ipertensione è stata divisa in 4 categorie, secondo il seguente schema:
MASSIMA (mm Hg) MINIMA (mm Hg)
da 120 a 160 da 90 a 94 = pressione borderline
da 140 a 160 da 95 a 104 = lieve ipertensione
da 140 a 180 da 105 a 114 = moderatamente alta
maggiore di 160 maggiore di 115 = severamente alta
BORDERLINE o Ipertensione di confine è quella forma in cui la Pressione oscilla tra i limiti normali e quelli ipertensivi.
Più dell’80% degli individui con Ipertensione appartengono al primo e secondo gruppo, cioè Borderline e Lieve ipertensione.
Quindi la maggior parte degli Ipertesi possono tenere controllata la loro Pressione solo con la dieta e alcuni cambiamenti nel loro stile di vita.
Se in aggiunta utilizziamo alcuni rimedi erboristici, potremo controllare anche le pressioni moderatamente alte, senza bisogno di farmaci.
Invece oggi i farmaci ipertensivi sono quelli più venduti, ad esempio in America, la vendita annua supera i 10 miliardi di dollari, ed in Europa ci stiamo avvicinando a questo eccesso.
FATTORI DIETETICI E STILE DI VITA
L’Ipertensione è strettamente legata a questi 2 fattori.
Trascuriamo il fattore ereditario, in quanto non ci aiuta a migliorare, infatti se incolpiamo l’ereditarietà ci impigriamo e siamo poco stimolati a cambiare stile di vita.
Abitudini, quali: mangiare troppo, abuso di sale, abuso di caffè, alcool, dolci, eccesso di stress, di fumo, scarsa attività fisica e sedentarietà dovrebbero essere modificate se vogliamo salvarci la vita.
Innanzitutto occorre aiutare la NATURA a ripulire le TUBATURE, cioè i vasi sanguigni; per fare questo dobbiamo agire sui seguenti fattori:
OBESITA’: è una delle cause più importanti dell’aumento della Pressione arteriosa.
Ogni Kilo di grasso in più deve essere irrorato da Km di vasi sanguigni, ciò significa un maggior sforzo cardiaco con conseguente aumento della pressione.
Ho conosciuto molte persone che dopo essere dimagrite in modo considerevole, non hanno più avuto problemi di ipertensione.
DIETA : oltre al raggiungimento del peso forma la raccomandazione più importante è quella di aumentare la componente vegetale della dieta.
I vegetariani generalmente hanno la pressione bassa e minor problemi cardiovascolari rispetto ai non-vegetariani.
Un altro consiglio importante è quello di diminuire la quantità di Cloruro di Sodio (sale da cucina).
I ricercatori suggeriscono di non superare i 6 grammi giornalieri di sale, mentre comunemente ne ingeriamo sino a 15 grammi ed oltre.
Il Sodio aumenta la ritenzione idrica e la quantità di liquidi circolanti, aumentando conseguentemente lo sforzo cardiaco.
Sarebbe bene, quindi, evitare il più possibile i cibi ricchi si sale.
In particolare carni e verdure in scatola, minestre o zuppe in busta, e limitare ad 1 volta alla settimana gli insaccati e 2 volte i formaggi stagionati.
Però la diminuzione del Sodio funziona se contemporaneamente aumentiamo in consumo di Potassio e Magnesio, che troviamo nella frutta e nella verdura a foglia verde.
Dobbiamo inoltre ricordare che l’eccesso di sale può essere bilanciato da una buona attività fisica che ci faccia sudare.
Infatti il sale fa male soprattutto ai sedentari, che non sudano mai.
I cibi più utili per abbassare la pressione sono:
- SEDANO : è raccomandato per l’ipertensione, in quanto contiene una sostanza naturale che la fa abbassare sensibilmente.
La quantità consigliata è di almeno 4 coste al dì.
- AGLIO e CIPOLLA : oltre ad abbassare il colesterolo, entrambe abbassano la pressione.
- NOCI e SEMI (Zucca, Girasole, ecc.) : per il loro contenuto di acidi grassi essenziali e vitamina E.
E’ bene non eccedere in quanto molto calorici.
- PESCE : specialmente sgombri, salmoni e pesce azzurro, per il loro alto contenuto di OMEGA 3.
Numerosi studi hanno dimostrato che un’integrazione di pesce o olio di pesce, oppure olio di Lino, olio di Sesamo, spremuti a freddo e ben conservati al riparo da luce, aria e calore, sono molto efficaci nel ridurre la pressione arteriosa.
Si consigliano 10 capsule di olio di pesce al dì, oppure 1-2 cucchiai di olio di Lino crudo, la cui efficacia è simile all’olio di pesce ma costa molto meno.
- VEGETALI A FOGLIA VERDE : per il loro contenuto di Calcio, Magnesio, Potassio.
- FRUTTA : specialmente agrumi, anguria, pomodori per il loro alto contenuto di Potassio.
- CEREALI INTEGRALI e LEGUMI : per il loro contenuto di fibre.
- BROCCOLI, CAVOLI, AGRUMI e KIWI : perché ricchi di Vitamina C.
- NAVONE : per le sue proprietà diuretiche.
- Inoltre è bene ridurre o eliminare l’assunzione di grassi animali e margarina.
ATTIVITA’ FISICA
Gli esercizi lenti e ritmati, come le pratiche di TAI QI e QI GONG, lo YOGA, la Meditazione e uno SHIATZU praticato con pressioni lente e profonde, stimolano il Sistema Nervoso Parasimpatico e calmano il Simpatico.
E’ importante sapere che l’attività del Simpatico tende ad innalzare la Pressione, mentre il Parasimpatico ne provoca l’abbassamento.
Va molto bene anche la corsa lenta o la camminata veloce, in quanto stimolano la Circolazione sanguigna e la produzione di nuovi vasi.
La persona ipertesa deve evitare invece gli esercizi di tipo isometrico, come ad esempio sollevamento pesi, flessioni e uso di molle.
Nel prossimo numero parleremo delle erbe, degli integratori e delle strategie naturalistiche per ritrovare l’equilibrio della pressione arteriosa e l’armonia della Forza Vitale.
ERBE UTILI PER REGOLARE LA
PRESSIONE ARTERIOSA
IL SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO
Ogni cellula del nostro corpo, deve essere continuamente rifornita di nutrienti e di ossigeno; allo stesso tempo deve eliminare le sostanze metaboliche di rifiuto e la CO2.
Questa funzione è svolta dal Sangue che deve poter circolare attraverso i 96.000 Km di Vasi Sanguigni, sospinto da quella pompa efficientissima che è il Cuore.
Il Cuore ed i Vasi Sanguigni costituiscono il SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO.
IL SANGUE
La quantità di Sangue di un uomo è circa il 7-8 % del suo peso corporeo.
Una persona adulta possiede circa 4,5-5 litri di Sangue.
Il volume di Sangue è costante: non aumenta o diminuisce nonostante l’introduzione di bevande.
Quando beviamo grandi quantità di acqua, essa passa velocemente dall’Intestino al Sangue e da esso ai tessuti o ai Reni, dove viene eliminata come urina.
Se il volume del Sangue diminuisce molto, la circolazione si ferma e anche la Vita si ferma.
Nel nostro corpo il Sangue è contenuto unicamente nei Vasi Sanguigni, non “bagna” direttamente i tessuti, ma cede nutrienti ed ossigeno e asporta CO2 e rifiuti tossici mediante complessi meccanismi che avvengono attraverso le pareti dei vasi capillari.
Se abbiamo fragilità capillare (si formano lividi al minimo trauma) anche le nostre cellule non saranno ben nutrite e depurate.
Per mantenere sane le pareti dei vasi capillari, che dovrebbero essere elastiche, resistenti e permeabili, occorre Vitamina P, o Bioflavonoidi contenuta soprattutto nel bianco delle scorze degli agrumi e nella frutta colorata (uva, mirtilli, ribes, albicocche, ecc.) e nelle verdure.
LA PRESSIONE SANGUIGNA
Per scorrere attraverso i vasi, il Sangue deve essere mantenuto ad una certa pressione.
Questa è determinata non solo dalla forza del Cuore ma anche dall’elasticità delle Arterie che sono rivestite di tessuto muscolare.
Ciò consente loro di rilassarsi ad ogni pulsazione e di contrarsi fra una pulsazione e l’altra, contribuendo a spingere in avanti il Sangue e a mantenere costante la pressione sanguigna.
Tale meccanismo è regolato dal Sistema Nervoso autonomo, e più precisamente dal Centro Vaso-motore posto alla base del Cervello.
Quando la pressione è in eccesso i recettori nervosi trasmettono un messaggio al Centro Vaso-motore ed esso provvede, sempre tramite impulsi nervosi, alla regolazione del ritmo cardiaco e al rilassamento delle arterie: VASODILATAZIONE.
Quando invece vi è un calo di pressione, il meccanismo si inverte, le arterie si restringono: VASOCOSTRIZIONE, il Cuore accelera e la Pressione aumenta.
La pressione sanguigna è regolata dall’Adrenalina (ormone prodotto dalle surrenali); un aumento di questa sostanza nel Sangue, ad esempio quando siamo sotto stress, oppure in caso di conflitti irrisolti, provoca una vasocostrizione arteriosa e quindi un innalzamento della pressione.
I CAPILLARI SANGUIGNI DELLA PELLE E LA TERMOREGOLAZIONE
Alla vasodilatazione e alla vasocostrizione dei capillari arteriosi della pelle sono legati anche i meccanismi di Termoregolazione dell’ organismo umano, che permettono l’adattamento del nostro corpo alle temperature esterne.
Il Sangue caldo che esce dagli organi interni si raffredda mentre scorre attraverso i capillari della pelle.
Quando fa freddo il Centro Termoregolatore (cioè il sistema automatico cerebrale che mantiene l’organismo umano alla temperatura di circa 36,3°C) produce una vasocostrizione nei capillari della pelle riducendo il flusso sanguigno ed impedendo la dissipazione del calore interno.
Nella Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C.) questa funzione è attribuita al canale di energia Vitale chiamato TRIPLICE FOCOLARE.
Nell’articolo precedente abbiamo inoltre detto che l’ipertensione arteriosa è un anomalo innalzamento della pressione arteriosa nelle arterie; i valori comuni considerati normali sono di 70-80 mm/Hg per la Pressione Minima, quando in Cuore si espande (DIASTOLE); e circa 130 mm/Hg per la Massima, cioè quando il Cuore si contrae (SISTOLE).
Quando abbiamo Ipertensione, la Minima supera i 100 mm/Hg e la Massima supera i 150 mm/Hg.
OLIVO (Olea Europea)
Olea, dal greco olio = pianta che dà l’olio.
Si usano le foglie o i giovani getti.
Un tempo le foglie erano usate per le loro proprietà febbrifughe ipoglicemizzanti e diuretiche.
Oggi i preparati di Ulivo sono considerati fra i rimedi erboristici più efficaci contro l’Ipertensione.
All’inizio del trattamento viene aumentata notevolmente la diuresi e solo dopo 10-15 giorni viene diminuita la pressione, sia la Massima che la Minima.
L’abbassamento della Pressione è dovuta a una Vasodilatazione periferica diretta solo sul muscolo dei vasi e non sul sistema nervoso.
La sua azione vasodilatatrice si estende anche alle Coronarie, provocando quindi anche un miglioramento generale delle funzioni cardiache, dovute ad un miglioramento dell’irrorazione del Cuore.
Per il suo sapore amaro, la tisana anche se è molto efficace, è poco gradita; si preferisce usare la Tintura idroalcolica, alla dose consigliata di 20-30 gocce, 1-2 volte al dì.
N.B. Consultare un medico esperto in erbe se contemporaneamente si stanno usando farmaci fluidificanti del sangue.
ULIVO giovani getti M.G.
Il macerato glicerinato dei giovani getti, oltre ad un’azione anti-ipertensiva, abbassa la Glicemia, il Colesterolo ed i Trigliceridi, quindi ha azione anti-arteriosclerotica.
I giovani getti eliminano lo spasmo arterioso e arteriolare in tutti i distretti arteriosi, compresi quelli celebrali, coronarici e renali.
Inoltre è importante l’azione di drenaggio a Fegato e Pancreas.
Si associa spesso alla soluzione idroalcolica delle foglie.
Ad es:
• Tintura idroalcolica delle foglie di Ulivo:
20-30 gocce in poca acqua 1-2 volte al dì
+
• Macerato Glicerico dei giovani getti
50 gocce in poca acqua 1-2 volte al dì
AGLIO
Il preparato è costituito dagli spicchi di Aglio fresco, mangiato tal quale o assunto in soluzione Idroalcolica.
Dell’Aglio sono state dimostrate proprietà ipotensive, antiarteriosclerotiche e antiaggreganti piastriniche.
Anche a livello popolare, in quasi tutte le regioni d’Italia, è noto che l’Aglio fa abbassare la pressione del Sangue (solo a chi l’ha alta, lasciandola inalterata a che l’ha normale o bassa).
La pianta è molto indicata anche nel trattamento dell’ Ipercolesterolemia e nella prevenzione delle alterazioni vascolari dovute all’età.
Attualmente sono in corso studi sulle proprietà immuno-stimolanti e antitumorali attribuite alla pianta.
Dosaggio consigliato:
• Soluzione idroalcolica di Aglio
10-15 gocce in poca acqua 2 volte al dì
N.B. Non superare la dose di 40 gocce giornaliere
VISCHIO
Misteriosa e straordinaria pianta medicinale, nella tradizione Celtica, il Vischio era il simbolo dell’immortalità e della pace.
Ancora oggi la pianta è augurio di bene e salute con cui si preparano confezioni regalo natalizie.
La tradizione erboristica attribuisce al Vischio proprietà ipotensive.
Si suppone che i suoi principi attivi diminuiscano la resistenza periferica per Vasodilatazione.
Il Vischio è una pianta parassita che è capace di crescere su più di 200 specie di alberi, quindi i suoi effetti sono molto diversi (a volte anche tossici) a seconda della piante su cui cresce.
Nell’assunzione di preparati a base di Vischio è bene attenersi al dosaggio raccomandato dal produttore.
Il Vischio che cresce sul Biancospino avrebbe dimostrato un’azione anti-ipertensiva maggiore rispetto a quelli che crescono su altre piante (il Vischio che cresce sul Pioppo è il più tossico).
Da sempre il Vischio è utilizzato come rimedio per disturbi derivanti da ipertensione, quali Cefalea, Vertigini e Dolori pericarditi.
• Tisana di Vischio:
1 cucchiaino da caffè (12 g) di pianta finemente sminuzzata, lasciata macerare per 10-12 ore a temperatura ambiente in una tazza di acqua fredda.
Filtrare e bere 1 tazza, 2 volte al giorno
BIANCOSPINO
Si usano i fiori, ma soprattutto il Gemmoderivato, poiché possiede un’affinità per le arterie coronariche e per la regolazione del ritmo cardiaco.
E’ fondamentalmente un rimedio cardio-sedativo ed è utile nelle palpitazioni e nell’angoscia, soprattutto delle donne in menopausa e dell’anziano.
Si usa anche negli squilibri neurovegetativi e nell’Angina Pectoris (dolori al petto).
Il Biancospino è da considerarsi un NORMOTENSORE: abbassa la pressione di un Iperteso e la innalza in un soggetto Ipoteso.
Si usa come dilatatore delle coronarie, come vasodilatatore periferico e sedativo.
Il suo effetto è comunque molto leggero e viene consigliato soprattutto nella prevenzione (non sostituisce eventuali farmaci salvavita).
Le gemme possiedono un alto contenuto di glucosidi flavonidici, rutoside e iperoside, risultando insostituibili per aiutare un Cuore nervoso, stanco e invecchiato.
I fiori in tisana oppure i giovani getti in soluzione glicerica rafforzano la sistole, mediante un aumento della forza di contrazione del Cuore e provocano un rallentamento del battito cardiaco, regolano il sistema nervoso orto-simpatico, diminuendo lo stress.
Le ultime ricerche confermano le proprietà di normalizzare la pressione arteriosa e di migliorare l’efficienza cardiaca.
Si consiglia il Biancospino in caso di lievissima ipertensione accompagnata da tachicardia o in situazione pre-ipertensiva.
• Tisana di Biancospino fiori
1 cucchiaino in una tazza di acqua bollente.
Lasciare in infusione per 30 minuti. Filtrare e bere 2 tazze al dì
oppure
• Biancospino G.M.
50 gocce in acqua 2 volte al dì
N.B.
ULIVO, VISCHIO, BIANCOSPINO, AGLIO, FUMARIA si trovano molto spesso in associazione in preparati erboristici di sicura efficacia.
TIGLIO
Dal greco PTILION = ala, per la caratteristica brattea laterale dei peduncoli dell’infiorescenza, che ricorda la forma di un’ala.
Albero sacro, simbolo dell’immortalità, della grazia, della forza, della dolcezza e della fedeltà. Del Tiglio si usano i fiori o l’alburno (legno giovane).
Oltre al suo effetto calmante è uno dei rimedi più interessante contro l’arteriosclerosi, in quanto rende il sangue più fluido prevenendo la stasi venosa, e abbassa la pressione arteriosa in quanto calma l’Ortosimpatico e stimola il parasimpatico, producendo una vasodilatazione e una diminuzione dell’Ipertono cardiaco.
Quindi non è adatto a chi ha un Cuore debole e fiacco.
Il Tiglio stimola inoltre le ghiandole sudoripare, risultando così molto utile negli stati influenzali e nei disturbi da raffreddamento.
LE PIANTE SECONDO IL MODELLO CULTURALE M.T.C.
Relazioni energetiche fra Tiglio e Biancospino.
Se facciamo un paragone con il biancospino possiamo dire che mentre il Biancospino agisce su una costituzione FUOCO YANG, cioè su quelle persone che presentano un eccesso nei canali di energia vitale di CUORE e MASTRO DEL CUORE , ed è indicato nell’insonnia con tachicardia e aritmia, il Tiglio agisce soprattutto su un terreno TERRA YANG cioè su quegli individui che presentano un eccesso energetico sui canali di STOMACO e MILZA-PANCREAS ed è quindi indicato nell’insonnia da PREOCCUPAZIONE o da PENSIERI OSSESIVI.
L’azione armonizzante del tiglio calmando l’Ortosimpatico, mitiga l’angoscia, l’ansietà, le vertigini, il nervosismo, così come il dolore di stomaco e gli spasmi delle vie biliari; inoltre abbassa la febbre favorendo la sudorazione.
Agisce sul TRIPLICE FOCOLARE correggendo l’eccesso di Colesterolo e Trigliceridi, mostrando quindi anche un’azione sull’elemento LEGNO e FUOCO.
Si usa in special modo nella RUMINAZIONE DEL PENSIERO, quando lo stress dovuto ad un pensiero ricorrente, che non riusciamo a “staccare” ci blocca l’Energia Vitale al centro (dolore ed infiammazione alla milza) e provoca Tensione e Ipertensione.
Si consiglia una tazza di Fiori di Tiglio 2 volte al dì: alla sera prima di coricarsi ed al mattino al risveglio.
Questo ci aiuterà a far circolare meglio l’Energia Vitale dal centro verso la periferia, disperdendo la tensione nervosa e armonizzando una pressione troppo alta.
Preso dopo i pasti, regola i disturbi digestivi e il gonfiore, con sensazione di pienezza al petto, del dopo pasto.
RAVANELLO GIGANTE: un rimedio dall’Estremo Oriente
Contro l’ipertensione esiste un rimedio semplice, sicuro ed efficace che possiamo usare in qualsiasi momento.
Preparare un litro di THE’ BANCHA che useremo per tutta la giornata.
Il THE’ BANCHA è un thè macrobiotico costituito da foglioline o rametti invecchiati sulla pianta circa 3 anni.
Non contiene praticamente teina ne caffeina e si può bere anche alla sera prima di coricarsi senza che dia alcun disturbo al sonno.
Viene consigliato nella cucina macrobiotica per il suo effetto alcalinizzante, che aiuta a scaricare gli acidi prodotti da un’alimentazione squilibrata.
Si usa un cucchiaio da minestra di Thè per 1 litro d’acqua.
Si fa bollire 1-2 minuti e si lascia raffreddare senza filtrare.
• Ricetta base:
In 1 tazza di Thè Bancha ben caldo aggiungere 1 cucchiaio da minestra di Ravanello Gigante grattugiato, più 1 cucchiaino di Radice di Zenzero, anch’essa grattugiata.
Si consiglia di berne 3-4 tazze al dì.
Il Ravanello Gigante o DAIKON o NAVONE, e lo Zenzero fresco si possono trovare facilmente in qualsiasi negozio di frutta e verdura ben fornito.
Questo “rimedio” è indicato specialmente per ipertensione di origine renale.
Quindi è adatto per chi soffre di RITENZIONE DI LIQUIDI, GONFIORE DEI TESSUTI, specialmente alle gambe e caviglie (alla pressione esercitata con il polpastrello del pollice rimane l’impronta) dovute spesso ad un eccessivo utilizzo di SALE, o PRODOTTI INSCATOLATI e GRASSI nella dieta, e ad una scarsa attività fisica.
Dott. ENRICO FABBRI
Se il cuore è forte e i vasi sanguigni sono sani ed elastici anche il corpo è forte; ma spesso quando ci sentiamo “troppo forti e immortali” trascuriamo la nostra salute creando ABITUDINI NEGATIVE quali stress continuo, sedentarietà e pigrizia, troppo fumo, troppo alcool, alimentazione inadeguata ed eccessiva, strapazzi che ostacolano la naturale capacità di autoguarigione che ognuno di noi possiede.
Abitudini troppo radicate creano dipendenza, distorsione, squilibrio e soprattutto un EGO troppo forte che soffoca la forza vitale.
La nostra sensibilità più naturale e selvatica, cha ci guida nelle scelte dello stile di vita, si ottunde e spesso, attorno ai 50 anni, i nostri vasi sanguigni si induriscono e si contraggono.
Così facilmente si possono creare incrostazioni arteriosclerotiche che restringono il lume dei vasi e ostacolano il normale flusso sanguigno.
Ciò provoca un innalzamento della pressione arteriosa fino a livelli pericolosi per la nostra vita, con rischio di INFARTO al cuore o ICTUS cerebrale.
Nella nostra società odierna i disturbi cardiocircolatori sono la prima causa di morte.